Alessandro Magno e le sue conquiste
Filippo II,
padre di Alessandro, dopo aver conquistato la Grecia, lasciò il trono a suo figlio, che
aveva solo 13 anni. Il passaggio del trono da parte di Filippo, assassinato nel 336 a. C.,
riaccese le speranze di indipendenza dei Greci, sostenute dai discorsi di Demostene, che
si faceva beffe dello "stupido ragazzo" succeduto a Filippo. Alessandro diede prova della volontà di proseguire la politica egemonica e di conquista del padre. Egli rafforzò i confini settentrionali dallEgeo allAdriatico e domò la rivolta in Grecia: Tebe fu rasa al suolo, ad esclusione dei templi e della casa del poeta Pindaro, mentre Atene fu risparmiata. |
|
Alessandro potè dare inizio al grande progetto di
conquista dellOriente. Con questo progetto egli intendeva continuare lopera
iniziata dal padre: la grande impresa contro lImpero Persiano. Intendeva anche dar
corso al sogno, a lungo coltivato, di sottomettere con le armi tutto loriente
sconosciuto. La sua opera confermò le parole che Aristotele,
consigliere di Filippo e poi maestro di Alessandro, aveva scritto, cioè che la conquista
di terre rappresenta la funzione primordiale della monarchia macedone. Nella primavera del 334 a.C. Alessandro si mise in marcia verso lAsia. I primi successi in Asia Minore, che in pochi mesi cadde nelle sue mani, dimostrarono la debolezza del Gran Re persiano; lesercito di Dario, composto in parte da soldati persiani e in parte da mercenari greci, non riuscì a resistere alla carica delle falangi e della cavalleria macedone, che Alessandro guidava di persona. |
|
|
Lo stesso Dario fu costretto a fuggire nella battaglia di Isso, abbandonando in mano al vincitore la madre, la moglie, i figli e tutto ciò che si trovava nel campo persiano. Mentre Dario si rifugiava a Babilonia, Alessandro procedeva alla conquista delle coste del Mediterraneo, allo scopo di isolare la Persia da quel mare; in tal modo limpresa contro il Gran Re si sarebbe trasformata in una guerra continentale, per la quale Alessandro riteneva più adeguato il suo esercito. |
In Egitto Alessandro visitò nelloasi di
Siwah il santuario oracolare di Zeus Ammone, dove i sacerdoti lo proclamarono "figlio
del Dio", dando inizio a quella divinizzazione del sovrano, che, estranea alla
cultura greca, divenne patrimonio dellEllenismo. Fondata Alessandria, alle foci del Nilo, il macedone proseguì la sua marcia verso la Mesopotamia. A Gaugamela Dario fu nuovamente sconfitto; durante la sua fuga verso i territori più orientali dellimpero, egli fu assassinato dal satrapo Besso, governatore,della Battriana (330 a. C. ). Per ordine di Alessandro grandi onori funebri furono concessi al Gran Re, mentre Besso pagò con la vita luccisione del suo sovrano. |
|
Alessandro sentiva ormai il fascino dei
vicini territori orientali. La conquista lo spingeva verso lIndia. Attraversato
lIndo, la sua avanzata verso Est fu arrestata dalla stanchezza dei soldati. La
campagna indiana si arrestò al fiume Ifasi, ultimo immissario a Est del fiume Indo.
Questo grande fiume con i suoi affluenti venne a costituire così, nel progetto di
Alessandro, lestremo confine naturale e storico del suo immenso impero. |
|
L'Impero persiano di Alessandro Magno
La fusione tra Greci e Persiani fu celebrata in una grande festa
nuziale a Susa, nel febbraio del 324 a.C.: qui Alessandro unì in matrimonio la maggior
parte dei suoi generali e 10. 000 macedoni con altrettante donne indigene. Lesempio
lo diede egli stesso, sposando 3 principesse persiane.
Contemporaneamente fece educare alla maniera greca 30.000 bambini persiani.
Con queste iniziative Alessandro riuscì a superare lantica rivalità tra Greci e
Persiani. Rispettò le tradizioni indigene: ammise usi, costumi e religioni di tutte le
regioni che facevano parte dellimpero.
Contemporaneamente volle diffondere la cultura e larte greca. Per questo chiamò
alla sua corte artisti famosi, come lo scultore Lissipo e il pittore Apelle.
Fondò inoltre nuove città. Le 34 Alessandrie furono centri dirradiazione della
civiltà greca,anche se non tutte raggiunsero la fama e il prestigio culturale di Alessandria dEgitto.
Al tempo stesso Alessandro fece costruire grandi porti sulle rive dei fiumi mesopotamici e
lungo le coste. Una gigantesca flotta fu concentrata sullEufrate; vicino a Babilonia
sorse un nuovo porto, mentre numerosi nuclei di commercianti fenici furono trasferiti sul
golfo Persico, perché la loro proverbiale abilità mercantile favorisse gli scambi con
lIndia.
Ad Alessandro interessava anche lesplorazione delle nuove terre recentemente
conquistate e in particolare dei mari che le bagnavano. La flotta comandata da Nearco,
doveva costeggiare la penisola araba e poi proseguire circumnavigando lAfrica, di
cui non si conosceva lestensione. Unaltra squadra navale fu inviata ad
esplorare il mar Caspio.
Questi viaggi desplorazione abbracciavano veramente, nei sogni di Alessandro, tutto
il mondo.
Egli fu lunico sovrano che fosse riuscito ad estendere il proprio dominio sui tre
continenti allora conosciuti: Europa, Asia e Africa. Egli volle essere venerato come un
Dio.
Alessandro morì improvvisamente a soli 32 anni nel 323 a. C.: le febbri malariche ebbero
ragione di lui.
Le spedizioni di Alessandro Magno per la conquista dei territori
Durante la sua vita i domini imperiali si espandevano dalla Grecia allAsia e allIndia. Le città conquistate in ordine cronologico sono:
Con la morte di Alessandro crollò anche il suo impero. Egli era morto
senza riuscire a proclamare un successore. In mancanza di un forte monarca, i suoi
militari macedoni, i più importanti fra i generali che a lungo avevano combattuto al suo
fianco (i "diadochi",come furono chiamati con parola che in greco significa
"successori") si sentirono autorizzati a formare regni propri.
Perciò i quarantanni successivi alla morte di Alessandro videro una seria infinita
di intrighi sanguinosi e di guerre. La situazione si stabilizzò intorno al 280 a. C.
circa. A quella data i diadochi erano quasi tutti scomparsi. Con loro era svanita anche
lillusione di riuscire e ricreare il grande impero universale, a cui Alessandro
aveva per breve tempo dato vita.
Tre furono i regni particolari più vasti: quello
dEgitto con Tolomeo II; quello dAsia, che
corrispondeva per estensione allantico impero persiano, con Antioco I; e infine
quello di Macedonia con Antigono Gonatica.